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Acciai Speciali Terni torna in mani italiane. La tedesca Thyssenkrupp ha annunciato la vendita di Acciai Speciali Terni (AST), inclusa l’organizzazione commerciale associata in Germania, Italia e Turchia, alla società italiana Arvedi, aggiungendo un’altra importante pietra miliare nel riallineamento del gruppo.

La vendita da parte di ThyssenKrupp, azionista di controllo dell’impianto specializzato nella produzione di acciaio inox di alta qualità ad Arvedi, è stata annunciata stamattina. Il legame con Arvedi creerà un forte player europeo nel business dell’acciaio. Il core business di Arvedi è la produzione e lavorazione primaria dell’acciaio. L’azienda attualmente impiega oltre 3.500 persone. Arvedi ha annunciato importanti investimenti in relazione all’acquisizione di AST. Il Fondatore e Presidente di Arvedi, Giovanni Arvedi: «Questa operazione ha una logica industriale convincente per il Gruppo Arvedi, che si rafforza completando con successo il proprio mix di prodotti. Inoltre, questa operazione è strategica per l’intera economia italiana e rappresenta un primo passo verso nuovi entusiasmanti sviluppi. Siamo molto lieti che tk stia valutando una potenziale partecipazione di minoranza in AST, garantendo continuità e mostrando fiducia nel know-how e nelle capacità del nostro Gruppo».

Nella valutazione delle offerte vincolanti, oltre all’offerta economica, hanno avuto un peso non irrilevante il piano industriale e le garanzie sull’occupazione. L’operazione è stata infatti monitorata dal governo e in particolar modo dal ministero dello Sviluppo economico guidato da Giancarlo Giorgetti che aveva fatto trapelare l’ipotesi dell’esercizio della golden power nel caso in cui l’impianto fosse finito in mani straniere. «Il governo ha seguito con la dovuta attenzione e discrezione tutta la vicenda e oggi siamo soddisfatti per il risultato positivo della vendita dell’Ast di Terni — ha affermato Giorgetti —. Questa conclusione rappresenta un tassello importante per la valorizzazione e il rilancio dell’acciaio italiano. Accogliamo con favore che la proprietà passi a un gruppo italiano e auspichiamo che questo si traduca anche in uno sviluppo dell’area industriale e in una tutela per tutto il territorio interessato. Con grande piacere facciamo i nostri auguri ai lavoratori che possono guardare al futuro con nuova fiducia e all’azienda per l’impegno e la sfida che hanno raccolto». 

 

Le parti, si legge in una nota, hanno convenuto di non divulgare il prezzo di acquisto. La transazione è soggetta all’approvazione del Consiglio di vigilanza di Thyssenkrupp e all’autorizzazione al controllo della fusione. BNP Paribas e BNL sono advisor M&A e finanziatori del Gruppo Arvedi. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella prima metà del 2022. Thyssenkrupp sta inoltre esaminando una possibile partecipazione di minoranza nel gruppo AST. Per Arvedi, che sta provando a rilanciare il sito di Trieste, sarebbe l’occasione per completare l’offerta di prodotti. 

Fonte: Corriere della Sera



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